Politica

CARRETTA: «PERCHÉ ASPETTARE APRILE PER LA NOMINA DELL’AMMINISTRATORE ACTA?»

Il consigliere comunale del Pd Gianpaolo Carretta interviene sulla riforma dello statuto dell’Acta. Il consiglio comunale in ottemperanza al decreto

Il consigliere comunale del Pd Gianpaolo Carretta interviene sulla riforma dello statuto dell’Acta. Il consiglio comunale in ottemperanza al decreto Madia in materia di società a partecipazione pubblica ha approvato la modifica dello statuto dell’Acta s.p.a. introducendo la figura dell’amministratore unico. «Tale decisione era quanto mai opportuna per adeguare normativamente l’azienda semplificandola nella gestione strategica. La competente commissione e il consiglio comunale hanno dovuto correggere un testo assolutamente farraginoso ed illogico. Non ci piace però la norma transitoria, che prevede che “l’amministratore unico” venga nominato solo nella primavera 2017, (ci auguriamo con una procedura a evidenza pubblica) consentendo all’attuale consiglio di amministrazione di svolgere le proprie funzioni senza la figura strategica del direttore generale. Tale scelta – sostiene Carretta – è illogica e contraddittoria e rischia di paralizzare l’azienda. Anche perché Silvio Ascoli nelle sue funzioni di direttore generale è colui che ha avviato il percorso di efficentizzazione economica e gestionale dell’acta ed ha inaugurato l’iter della raccolta differenziata nonostante le tante difficoltà». Questa scelta confusa e parziale, conclude Carretta, creerà notevoli disagi nella gestione del ciclo combinato dei rifiuti, spazzamento raccolta e conferimento e nel completamento della raccolta differenziata di tutta la città sia sotto il suo profilo organizzativo che materiale a fronte di una città “caoticamente”  sporca.

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