Attualità

UN MLD E 200 MLN DI EURO ALLE PMI DEL MEZZOGIORNO

L’Europa prova a dare una mano allo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia. In questi giorni il governo italiano sta facendo un

L’Europa prova a dare una mano allo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia. In questi giorni il governo italiano sta facendo un primo tagliando a Iniziativa Pmi, lo strumento messo a punto da ministero dello Sviluppo, commissione Ue e Banca europea per gli investimenti (Bei) per dare nuova linfa all’economia del Sud Italia. Il punto è stato fatto questa mattina presso il dicastero di Via Veneto alla presenza, tra gli altri, del vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco, oltre a una pattuglia di dirigenti del Fei, il Fondo europeo per gli investimenti, controllato dalla Bei. Tutto ruota intorno a questa cifra: 1 miliardo e 200 milioni. Tale è infatti la cifra complessiva dei nuovi prestiti a tasso agevolato che le banche aderenti al progetto potranno liberare grazie alle risorse messe in campo dal governo italiano, ricorrendo ai fondi strutturali europei. Attenzione, non si tratta di soldi elargiti a pioggia ma di prestiti che le imprese di Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna dovranno comunque rimborsare. Le banche e gli intermediari aderenti potranno cartolarizzare alcuni loro crediti e far sottoscrivere le obbligazioni a Fei e Bei, che potranno contare su 202 milioni del governo italiano, stanziati per l’occasione. I bilanci così alleggeriti potranno consentire agli istituti di liberare nuovi prestiti, a tasso agevolato, per le imprese del Sud. In pratica il Fei e in ultima istanza la Bei potrà accollarsi il rischio di parte dei crediti bancari cartolarizzati, per consentire alle stesse di erogare nuovi finanziamenti per 1,2 miliardi da qui al 2020. L’incontro al Mise è stato poi l’occasione per fare il punto sullo stato di salute del Piano Juncker. Ad oggi in Europa sono stati attivati 138 miliardi di investimenti, il 44% del totale, 21 miliardi solo in Italia. “Siamo a buon punto: nei primi 18 mesi di attività il Piano Juncker in Italia ha consentito la conclusione di 55 operazioni (prestiti, garanzie, equity) a livello di gruppo Bei, per un valore di 3,8 miliardi e l’attivazione di investimenti per 21 miliardi: si tratta di circa un settimo degli investimenti attivati in totale ” ha commentato il vicepresidente della Bei Scannapieco, “ma la strada è ancora lunga”.

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